Itinerario 1

Piazza Plebiscito - Via del Leone - Corso Vittorio Emanuele II - Convento della Maddalena

Per permettervi di visitare la nostra Città vi proponiamo degli itinerari che avranno sempre come punto di riferimento iniziale la Piazza Plebiscito perché è la più centrale della cittadina.

In questa piazza c'è una fontana risalente al 1898 (riposizionata però nel 1974) e la Chiesa di San Giovanni Battista (un tempo dedicata a San Domenico ed ancora prima a San Tommaso quando essa era un Convento di Domenicani), dove sono custodite le reliquie di San Felice e dove si riunisce la confraternita del SS. Rosario esistente ancor prima, ma risalente, con questo nome, al 1571 anno della battaglia di Lepanto.

Tra la Chiesa e l'attuale Ufficio dei Servizi Demografici un tempo vi era la Caserma della Gendarmeria Francese e successivamente dei Reali Carabinieri.

 

Opposta alla Chiesa c'è un'altra scalinata che porta in Via De Petra dove troviamo antiche abitazioni con iscrizioni, balconate scolpite e una finestra con bifore risalente al 1200. Proseguendo, troviamo addirittura una colonna romana sotto un arco.

Andando oltre ci troviamo ora in Via De Letis dove troviamo Casa Falcone (Gelsomino Falcone era un noto liberale che prese parte ai moti insurrezionali del 1821) e di fronte una chiave di volta che riporta lo stemma del leone. A destra incontriamo una fontana in bronzo nonché l'edificio più conosciuto e famoso di Castel di Sangro, il Palazzo De Petra risalente al 1400 chiamato anche "palazzo del leone" per via del leone o meglio "marzocco", realizzato in pietra grezza, che si trova nel suo cortile come simbolo di supremazia e forza di tale famiglia che dominò la nostra cittadina per ben tre secoli.

Questo palazzo oggi, è sede di una Pinacoteca civica intitolata all'illustre pittore conterraneo Teofilo Patini.

Di fianco a Palazzo De Petra c'è un altro palazzo medievale del 1500 con loggiato superiore. Proseguendo oltre, sulla sinistra, intravediamo un bel portale in pietra, questa un tempo era la casa della famiglia Mancini, cui appartenne l'insigne medico che per primo praticò, nel Regno di Napoli, il taglio cesareo. Al suo fianco troviamo il vecchio asilo di cui ci resta la memoria in qualche foto.

Continuiamo a scendere per questa via dedicata ad Aurelio Balzano (medico, nipote di Salvatore Pitocco che fu esiliato a Palermo dopo i moti del 1821 e dove morì in carcere), qui troviamo lo stipite del vecchio arco che delimitava la Contrada del Leone.

 

Da qui troviamo una scalinata che a destra ci porta a Colle San Pietro ed alla Neviera località così chiamata perché in mezzo alla pineta impiantata con le feste degli alberi dei bambini degli anni sessanta, custodisce una costruzione per la raccolta invernale della neve. La neviera, oggi in disuso, un tempo era utilissima quando il ghiaccio occorreva d'estate negli ospedali, per la conservazione della carne e per farne sorbetti.

In Via Aurelio balzano troviamo ancora un'altra fontanella a muto in bronzo e diverse chiavi di volta raffiguranti antichi mestieri e soste di cavalieri medievali.

 

Scendiamo e ci troviamo sul Corso Vittorio Emanuele II, nel piazzale antistante la Chiesa di S. Nicola, fra le più antiche della Città, un tempo Grancia della Commenda dei Cavalieri di Malta di san Tommaso de L'Aquila. La Chiesa ospitò anche Papa Celestino V prima da semplice frate, poi da Papa quando vi si fermò diretto a Napoli con il Re Carlo II d'Angiò.

Di fronte alla Chiesa c'è una fontana in bronzo denominata dai castellani "Asso di coppe".

 

Dalla Chiesa si va verso Via Cavalieri di Malta dove furono scoperti alla fine dell'800, attraverso degli scavi condotti da Vincenzo Balzano ed Antonio De Nino, ville e terme romane.

Opposta a Via cavalieri di Malta c'è Via Aufidenate chiamata anche contrada "li Saracini" questa è una delle strade più caratteristiche di Castel di Sangro, è costeggiata dal fiume e recenti scavi hanno riportato alla luce diversi reperti tra i quali un forno romano.

 

Attraversiamo il ponte della Maddalena chiamato così dal Convento omonimo che un tempo vi sorgeva ed ora adibito a Museo Civico Aufidenate.

Questo Convento venne edificato nel 1487 su un preesistente asilo per pellegrini dai frati francescani e diventò una delle sedi più importanti della Dogana di Foggia.

Nell'800 diventò, con l'abolizione degli ordini religiosi da parte di Gioacchino Murat, edificio scolastico e nel 900 fu adibito a carcere.

Nel dopoguerra il complesso fu adibito a rifugio dei bisognosi e fino al suo restauro a ricovero bestiame.

Ora se avete bisogno di una sosta potete fermarvi nell'annesso Orto Botanico del Museo dove ci sono aree di sosta attrezzate oppure potete andare attraverso Via Aufidenate al Pioppeto (i pioppi furono piantati all'inizio del 900 per arginare il fiume Sangro).

Data di ultima modifica: 31/03/2020

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